ASTA
UNA COLLEZIONE DA TORINO, IL CLOU DELLE ASTE "OLD MASTERS" DI AGUTTES




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In anteprima, la casa d'aste Aguttes presenta, al Grand Hotel Sitea, a Torino, una delle opere chiave di una collezione torinese, che sarà messa all'asta il 28 marzo 2023 a Parigi : una Vergine con Bambino di Goswin van der Weyden (Anversa 1455/1465 - 1538 circa), nipote di Rogier van der Weyden (1399/1400-1464).
I torinesi potranno anche scoprire un Ritratto di Anna Maria d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna raealizzato da Louis Elle, probabilmente esposto in passato a Versailles e alla Corte di Torino. Questo portrait, proveniente da una collezione privata francese, non ha precedenti per il mercato dell'arte.



Due opere presentate in anteprima a Torino, prima della vendita a Parigi

La prima, Vergine con Bambino circondata da Santa Caterina d'Alessandria e Santa Margherita d'Antiochia, proviene da una collezione torinese. Questo olio su tavola di Goswin van der Weyden (Anversa 1455/1465 - 1538 circa) reca sul retro il timbro della collezione della Duchessa di Parma, che ne rende impossibile l'uscita dal territorio italiano.
La seconda, un ritratto di Anna Maria d'Orléans di Louis Elle, detto Ferdinand le Jeune (Parigi, 1649 - 1717, Rennes), era conosciuta solo da tre repliche successive conservate nel Castello di Racconigi, vicino a Torino. Il ritratto, di carattere storico, annuncia il matrimonio tra Anna Maria d'Orléans e il duca di Savoia, ma rappresenta anche un notevole contributo al corpus di Elle Ferdinand.

La mostra, che si terrà a Torino
il 13 marzo dalle ore 11 alle 21, offre ad amatori e collezionisti l'opportunità di discutere di queste notevoli opere con esperti e specialisti, tra cui lo storico dell'arte Jean-Claude Boyer, a cui si deve l'attribuzione del ritratto di Anne-Marie d'Orléans, e Grégoire Lacroix, esperto e direttore del dipartimento dipinti e disegni antichi della casa d’aste Aguttes.




Goswin van der WEYDEN (Anversa, 1455/1465 - 1538 ca.)
Vergine con Bambino circondata da Santa Caterina d'Alessandria e Santa Margherita d'Antiochia
Olio su tavola
72,4 x 64,2 cm
PROVENIENZA
Al verso, timbro della collezione di Maria Luisa d'Austria, duchessa di Parma; vendita anonima; Londra, Sotheby's, 9 dicembre 1992, n. 64; Londra, Christie's, 7 luglio 2004, n. 18; Torino, Galleria Luigi Caretto; acquisito da questa galleria dall'attuale proprietario.
BIBLIOGRAFIA
Andrea Bacchi, A Collector's Choice, 1987, pp. 13-15, n. 3
Illustrato come Goswyn van der Weyden.
MOSTRA
New York, Colnaghi, The Northern Renaissance - 15th and 16th Century Netherlandish Paintings, 1983, n. 20, come Il Maestro di Hoogstraeten.
Il dipinto è notificato e non può lasciare il territorio italiano. Sarà venduto a Parigi su appuntamento e dovrà essere ritirato a Torino dall'acquirente.

Stima: 200 000 - 300 000 €



"La teoria dei climi spiega, a mio avviso, alcune delle scelte di questo collezionista. Ogni clima permette un certo tipo di realizzazione artistica, e si può osservare un'evoluzione tra il Nord e il Sud. Un quadro permette di riscaldarsi o raffreddarsi visivamente, e risponde alla necessità di contemplare immagini provenienti da altrove, che contengono espressioni più lontane..."
Grégoire Lacroix, Direttore Del Dipartimento Di Disegni E Dipinti Antichi




10 opere di una collezione torinese disperse a Parigi

Questa collezione torinese è composta da dipinti francesi, fiamminghi e olandesi, ma non comprende opere italiane. Da questa collezione, Aguttes presenterà un'opera di Goswin van der Weyden, nipote di Rogier van der Weyden, in vendita il 28 marzo 2023.
Stimato 200 000/300 000 euro, questo olio su tavola raffigura la Vergine con il Bambino circondata da Santa Caterina d'Alessandria e Santa Margherita d'Antiochia. Sul retro reca il timbro della collezione della Duchessa di Parma, che ne impedisce l'uscita dall'Italia.


L'opera sarà quindi esposta prima dell'asta a Torino il 13 marzo dalle 11.00 alle 21.00 prima di essere messa all'asta a Parigi su appuntamento il 28 marzo 2023.




Dettaglio
Goswin van der WEYDEN (Anversa, 1455/1465 - 1538 ca.)

Vergine con Bambino circondata da Santa Caterina d'Alessandria e Santa Margherita d'Antiochia
Olio su tavola
72,4 x 64,2 cm




Precedentemente donata al Maestro di Hoogstraeten, quest'opera è stata reintegrata nel corpus di Goswin van der Weyden da Andrea Bacchi nel 1987. Ammiratore dell'arte di Rogier van der Weyden (1399/1400-1464), il suo nonno, Goswin van der Weyden (1455/1465 - 1538 circa) seguì le sue orme e fu probabilmente più interessato a perpetuare la sua maniera che a sviluppare codici propri. Del suo antenato conserva una certa inclinazione per le figure monumentali, alle quali conferisce un aspetto scultoreo; attesta un gusto per la grafica vivace e piuttosto nitida, una stilizzazione che privilegia l'eleganza di silhouette slanciate, con arti sottili e lunghi come le dita delicate delle sue figure. Solo i volti, leggermente ovali, fanno una concessione di qualche rotondità, ma i loro nasi lunghi e sottili non lasciano più intravedere le curve dolci più caratteristiche della prima parte del XV secolo.

Goswin prende in prestito la figura centrale, qui circondata da due santi intercessori, da Hans Memling (1430-1494), allievo di Rogier van der Weyden. Memling aveva proposto questa configurazione in diverse composizioni, tra cui quelle della National Gallery di Londra e del Metropolitan Museum di New York.

Accanto all'eredità del nonno, possiamo vedere quelle di Jan van Eyck (1390-1441 circa) e Robert Campin (1375-1444 circa). Quasi un secolo prima, questi due maestri avevano portato la pittura fiamminga verso una nuova modernità con lo sviluppo della pittura a olio.

Il primo, considerato da alcuni biografi l'"inventore" della tecnica, spinse al limite la padronanza di questo materiale particolarmente fluido. Sovrapponendo gli strati colorati, riuscì a far "passare" realmente la luce, conferendo all'opera finale un aspetto particolarmente fine e simile alla porcellana. Goswin ha anche sovrapposto smalti di colori diversi e arricchito gli effetti di trasparenza: i tessuti sono declinati in tonalità preziose, il gioco di ombre conferisce monumentalità all'insieme, mentre la carne diafana stupisce per la sua finezza.

Questa è stata la base dell'apprendistato di Goswin,  appartenente a una generazione per la quale era ormai quasi ovvio lavorare in questo modo. Tra gli effetti dei materiali e della luce, la preoccupazione per un certo realismo e l'idealizzazione delle figure sacre, Goswin van der Weyden perpetua l'arte che gli è stata trasmessa e se ne fa paladino.


Ritratto di Anna Maria d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna, probabilmente esposto a Versailles e alla corte di Torino.

Presentato all'asta da Aguttes il 28 marzo 2023 e, senza dubbio, commissionato da uno dei più eminenti membri della nobiltà francese, Philippe d'Orléans, Monsieur, fratello di Luigi XIV e padre di "Mademoiselle de Valois", questo Ritratto di Anne-Marie d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna, testimonia l'immensa stima che l'aristocrazia nutriva per l'arte di Louis Elle, detto Ferdinand le Jeune (Parigi, 1649 - 1717, Rennes), figlio di Louis Elle, detto Ferdinand l'Ainé o il Padre (Parigi 1612 -1689), membro fondatore dell’ Accademia Reale di Pittura e Scultura.




Louis ELLE, detto Ferdinand le Jeune (Parigi, 1649 - 1717, Rennes)
Ritratto di Anne-Marie d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna, 1684
Olio su tela (ovale)
127 x 74 cm
PROVENIENZA
Probabilmente collezione della casa ducale di Savoia-Piemonte; Francia, collezione privata.
Stima: 40 000 - 60 000 €



Secondo una lettera conservata negli archivi torinesi e inviata il 17 febbraio 1684, un ritratto della giovane donna realizzato da "Ferdinando", Louis Elle, detto Ferdinando il Giovane (Parigi, 1649 - 1717, Rennes) doveva essere inviato al fratello di Luigi XIV.

Come presentazione ufficiale di Anna Maria d'Orléans, il dipinto fu probabilmente esposto a Versailles e successivamente alla corte di Torino. Originario di Parigi e figlio di uno dei più famosi ritrattisti del suo tempo, anch'egli eminentemente riconosciuto, Louis Elle, detto Ferdinand le Jeune (Parigi, 1649 - 1717, Rennes) realizzò questo ritratto, che costituirà l'immagine attraverso la quale il futuro duca di Savoia scoprirà il volto della sua sposa.

Con un formato insolito, l'artista offre una presentazione solenne e pura, che si differenzia dalla sua produzione abituale. Appassionato di storie mitologiche, ha scelto la dea Flora, incarnazione della primavera e della fertilità, per rappresentare la futura moglie.

Questo ritratto, di cui esistono solo tre repliche, tutte successive e conservate nel castello di Racconigi, residenza dei duchi di Savoia-Piemonte, oltre a un'incisione realizzata a Roma nel 1692, è un contributo notevole al corpus dell'Elle e, soprattutto, uno dei ritratti più accattivanti della fine del Settecento, che contribuì a suggellare una delle unioni più prestigiose della nobiltà europea.

L'attribuzione del ritratto è stata trovata da Jean-Claude Boyer, storico dell'arte, in occasione di un simposio internazionale, intitolato "Il potere dei Savoia. Regalità e sovranità in una monarchia composita" (Torino, presso la Venaria Reale, tra il 28 e il 31 maggio 2017).





Dettaglio
Louis ELLE, detto Ferdinand le Jeune (Parigi, 1649 - 1717, Rennes)

Ritratto di Anne-Marie d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna, 1684
Olio su tela (ovale)
127 x 74 cm






OLD MASTERS

Asta pubblica
Martedì 28 marzo 2023 alle ore 15:00 presso
Drouot Parigi


PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA
E GIORNATA DI VALUTAZIONE

A Torino al Grand Hotel Sitea
Via Carlo Alberto 35
Lunedì 13 marzo dalle ore 11 alle 21

Hôtel Drouot
9, rue Drouot - 75009
Parigi Sala 6

Mostra pubblica
Sabato 25 marzo 2023 : 11.00 - 18.00
Lunedì 27 marzo 2023 : 11.00 - 18.00
Martedì 28 marzo 2023 : 11.00 - 13.00

Direttore Del Dipartimento Dipinti E Disegni Antichi
Grégoire Lacroix
+33 1 47 45 08 19 • lacroix@aguttes.com